Carlo V sognò di creare una monarchia universale in grado sia di garantire un ordine politico pacifico, avente nel cattolicesimo il suo fondamento morale e religioso, sia di opporre un’invalicabile barriera all’espansione dell’impero ottomano.
Ma il suo sogno andò deluso.
Nel 1519 fu eletto imperatore del Sacro Romano Impero e nel 1530 papa Clemente VII lo incoronò re d’Italia.
Nel 1536 l’imperatore si impadronì direttamente di Milano, e la guerra cominciò prima con Francesco I e i suoi alleati, poi con il figlio di questi, Enrico II. La pace di Cateau-Cambrésis del 1556 sanzionò l’egemonia della Spagna sull’Italia.
Segno del suo passaggio a Crotone è la modifica che il sovrano impose nel 1541 al castello sorto nel cuore della città nell’ 840 a difesa delle invasioni saracene. Oggi l’edificio rappresenta una delle più grandi fortezze del Sud Italia ed è chiamato appunto castello Carlo V.
Al suo interno è ospitato il museo civico di Crotone e la biblioteca comunale.